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La seconda rivoluzione di Vigorplant

09 January 2009
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É in questo modo che Gianluigi Petranca, presidente e fondatore di Vigorplant, ci racconta in esclusiva il nuovo salto di qualità dell’azienda lombarda, che ha inaugurato un nuovo sito produttivo e avviato un progetto che la porterà a diventare una realtà da 250.000 mq.

Vigorplant, leader del mercato italiano dei terricci, ha recentemente avviato un progetto di miglioramento che prevede un sito produttivo di 250.000 mq con capacità produttive elevatissime grazie a degli impianti di ultimissima tecnologia e robot antropomorfi adottati dall’industria automobilistica.
Per saperne di più abbiamo avuto il piacere di incontrare Gianluigi Petranca, eclettico fondatore e presidente di Vigorplant, che ha deciso di raccontarci in anteprima questa importante svolta, vincendo la sua nota ritrosia a rilasciare interviste.

UNO STABILIMENTO TRA I PIÙ AVANZATI A LIVELLO MONDIALE


MondoPratico: Vigorplant si accinge a fare un importante salto di qualità? In cosa consiste?
Gianluigi Petranca: La vita di Vigorplant è fatta di rivoluzioni e siamo alla vigilia della nostra seconda rivoluzione. I nostri stabilimenti erano arrivati a fine corsa come capacità produttiva e di innovazione. Quindi abbiamo deciso di fare un intervento molto importante, nonostante il momento non particolarmente felice. Lasceremo la vecchia sede e creeremo un nuovo sito produttivo che, alla fine, supererà i 250.000 mq con una superficie coperta di 12.000 mq. La grande area scoperta è giustificata dall’esigenza di avere sopratutto ampie piazzali per lo stoccaggio, tipica delle aziende di terricci. Il nuovo sito sarà caratterizzato da una tecnologia produttiva tra le più avanzate al mondo.

MondoPratico: Quali obiettivi di fatturato vi ponete e in cosa si traduce questa innovazione tecnologica?
Gianluigi Petranca: Oggi Vigorplant sviluppa circa 25 milioni di euro di fatturato e con la nuova struttura saremo in grado di raddoppiare il giro d’affari.
L’idea del nuovo stabilimento è partita anzitutto dalla necessità di raggiungere una capacità produttiva oraria nettamente superiore agli standard del mercato. Il risultato è un impianto complesso e iper veloce, che parte dalla lavorazione delle materie prime fino al sacco finito: le confezionatrici superano i 20 sacchi al minuto per una produzione totale di 20.000 sacchi all’ora.
L’innovazione tecnologica viene ottenuta grazie all’impiego di impianti e tecnologie che finora non sono utilizzate nel mercato dei terricci: come l’impiego di robot antropomorfi, utilizzati nell’industria automobilistica per sostituire il pallettizzatore, che ci permetteranno di inserire le confezioni nei carton box. Un’operazione che tradizionalmente viene svolta manualmente.
Ma l’aspetto più importante è la qualità dei prodotti che, con le nuove tecnologie, subisce un miglioramento radicale: terricci complessi già pensati per il futuro. Vigorplant vuole fare un passo in avanti rispetto al modo in cui sono stati pensati fino ad oggi i terricci.

“STIAMO USCENDO DALLA PREISTORIA DEL TERRICCIO”


MondoPratico: In cosa consiste questo passo in avanti?
Gianluigi Petranca: Finalmente stiamo uscendo dal tunnel dell’età della pietra del terriccio. Per il 2009 usciamo con novità molto innovative sia a livello di prodotti, che di packaging e comunicazione.
Nel settore delle confezioni in polietilene, il mondo del terriccio è uno dei comparti maggiormente evoluti; risente del fatto che era stato concepito come un prodotto povero e l’attenzione andava catturata attraverso il packaging. Una politica che oggi si sta spostando a favore della qualità del prodotto.
Inoltre stiamo lavorando su molte novità che ancora non posso anticipare.

MondoPratico: Neanche un accenno?
Gianluigi Petranca: Il futuro prossimo del terriccio andrà verso l’autoproduzione: vogliamo mettere in condizione i consumatori di risparmiare fino a 250 euro all’anno, con coltivazione orticole che nascono direttamente nel sacco con produzioni molto elevate, genuine e senza inquinanti.
Non è un caso che quest’anno abbiamo proposto il terriccio per aromatiche.
Inoltre con la coppia dei terricci Rigenerante e Protettivo contro i marciumi radicali abbiamo realizzato dei terricci che esulano dalla mission del “far radicare” ed entrano nel “curare e prevenire”. Un prodotto destinato a un consumo di nicchia, ma dobbiamo aprire delle teste di ponte verso nuove frontiere. Che ci porteranno alla formulazione di terricci curativi, per la prevenzione di alcune malattie, per la conservazione radicale. Un passo in avanti importante rispetto al modo con cui abbiamo pensato ai terricci fino a oggi.

LA SCELTA DEL PREZZO CONSIGLIATO


MondoPratico: Una delle attività avanguardistiche di Vigorplant degli ultimi anni è stata il prezzo consigliato e stampato sul sacco: come è andata questa iniziativa?
Gianluigi Petranca: Il prezzo consigliato sulla linea Comfort Line ha avuto riscontri molto positivi presso i nostri clienti. É una sfida che ha come obiettivo principale di dimostrare ai nostri clienti che le pregiudiziali sul prezzo sono sbagliate: il cliente è disposto a spendere qualcosa di più per un terriccio, purché sia in equilibrio con la qualità.

MondoPratico: C’è un’eccessiva attenzione al fattore prezzo da parte dei buyer sul terriccio?
Gianluigi Petranca: Il rivenditore specializzato nella maggior parte dei casi è in preda agli spasmi del prezzo e rischia di autocastrarsi con le sue mani. Il consumatore si sta evolvendo di più rispetto al commercio specializzato. I consumatori ci tempestano di telefonate e di email per avere informazioni, conoscere i prodotti e avere consigli: il privato è alla ricerca di soluzioni sofisticate che però poi non trova nel punto vendita. Oggi il consumatore cerca dei prodotti che non trova nei garden, magari perché quest’ultimo li reputa troppo cari. Mi sento di lanciare un allarme: si sta logorando un anello molto importante della catena.

MondoPratico: Bisognerebbe spostare l’attenzione verso il rapporto qualità/prezzo...
Gianluigi Petranca: L’equilibrio qualità/prezzo è nella stragrande maggioranza dei casi la condizione più disattesa. E non solo nel garden. Il problema è il circolo vizioso che ne deriva: il rivenditore stressa il produttore sul prezzo, il quale cala la qualità del prodotto e il consumatore che acquista si aspetta dei risultati qualitativi che non avrà.
Paghiamo la gioventù del nostro mercato, ma adesso è giunto il momento di cambiare e noi lo stiamo già facendo. Fortunatamente non siamo stressati dalla volontà di conquistare nuovo fatturato a tutti i costi: fatturare per fatturare ci interessa poco. Vogliamo essere un’azienda etica e che punta sulla qualità e sulla soddisfazione del cliente.

MondoPratico: A proposito di etica, Vigorplant è l’azienda italiana del mondo del giardinaggio che sta interpretando nel modo migliore il concetto di sostenibilità: dove nasce questa sensibilità?
Gianluigi Petranca: L’ecosostenibilità è uno degli aspetti della nostra etica ma permettimi di dire che la vera etica inizia altrove: per esempio non è etico pretendere di pagare 1 euro un sacco di terriccio da 50 litri, non è etico affamare le aziende che poi non possono retribuire correttamente i dipendenti, non è etico fare vendite sottocosto, non è etico pagare i fornitori a 180 giorni. Anzi direi che è proprio immorale, una vera vergogna: la dilazione di pagamento dovrebbe essere pari al tempo necessario per verificare se la merce è consona all’ordine e alle aspettative. Quindi 30 giorni sono più che sufficienti. Altrimenti diventa un finanziamento occulto.
Il commercio, specie quello specializzato, sta sbagliando tante mosse e non ho certo io il potere di far cambiare
le cose: ma voglio essere libero di esprimere le mie idee e di stimolare un confronto leale e trasparente.
Sono certo che arriverà una rivoluzione culturale che cambierà molte cose: nasceranno supermercati di medie dimensioni che garantiranno la qualità dei prodotti ai clienti grazie all’attività di buyer che sapranno bene cosa comprano.
Il consumatore, lo ripeto, cerca la qualità: oggi ci sono piante che costano 50 o 100 euro, ha senso rischiare di perderle per risparmiare 1 euro sul terriccio?

ECOSOSTENIBILITÀ: UN PLUS DI VIGORPLANT


MondoPratico: Torniamo all’ecosostenibilità...
Gianluigi Petranca: Abbiamo attivato moltissime iniziative (vedere box). Dopo i marchi Legambiente ed Ecolabel da quest’anno proponiamo per primi nel mondo dei terricci il marchio Fsc per certificare le parti lignee dei nostri prodotti. Anche qui devo suonare un campanello d’allarme: abbiamo trovato molta più sensibilità e attenzione verso la sostenibilità nella grande distribuzione rispetto ai garden center. Che invece dovrebbero essere la “casa della natura”.
Inoltre voglio precisare che il primo passo verso la sostenibilità è la qualità del prodotto. Il consumatore deve poter acquistare un prodotto capace di creare una catena del valore nella sua casa: il terriccio è di qualità, la pianta cresce bene e il cliente non deve tornare in un altro punto vendita per acquistare qualcos’altro, creando rifiuti e spostandosi sul territorio inutilmente.
Tutto nasce dalla qualità del prodotto. La sostenibilità deve far sì che questa qualità sia più leggera possibile: ma senza scendere a compromessi, altrimenti viene meno la convenienza ambientale.

COME ESPORRE I TERRICCI


MondoPratico: Il settore dei terricci potrebbe dare maggiori soddisfazioni ai rivenditori se solo ci fosse una maggiore attenzione all’esposizione. Per esempio nei garden center inglesi e olandesi i terricci vengono esposti all’interno del punto vendita con una grande presenza di cartelli didattici per orientare le scelte del consumatore e illustrare i plus.
Gianluigi Petranca: Sono molto d’accordo. Ma qualcosa sta cambiando: fino a ieri il terriccio veniva emarginato all’aperto, sotto le intemperie e quasi nascosto; mentre oggi si è capito che il terriccio potrebbe dare molto di più.
Deve essere curato, ben presentato, spiegato, spinto, ben esposto e supportato da personale qualificato: Vigorplant è ben lieta di aiutare i garden center per educare gli addetti alla vendita.

MondoPratico: L’esposizione all’aperto è ormai desueta?
Gianluigi Petranca: Purtroppo in Italia molti lo espongono ancora all’aperto. Ma è un errore: la pioggia rovina il prodotto, i sacchi sono microforati e l’acqua penetra, i sacchi diventano sporchi e brutti e anche il sole rovina i sacchi poiché non esiste un polietilene che resiste ai raggi ultravioletti.
I terricci devono essere esposti all’interno del garden e in un’area che sappia valorizzarli. Per le “ballettine” di Confort Line abbiamo suggerito l’esposizione vicino alle piante a cui sono destinate e abbiamo fornito dei pall box bellissimi proprio supportare questo tipo di vendita. Ma nonostante questo troviamo ancora delle difficoltà a far passare questo concetto espositivo.

LA SOSTENIBILITA’ SECONDO VIGORPLANT
Vigorplant è una delle aziende del settore garden che maggiormente si sta impegnando sul fronte dell’eco sostenibilità ambientale.
Ecco i principali progetti promossi dall’azienda lombarda.
Utilizzo di energia pulita o da fonti rinnovabili.
Ecoprogettazione degli imballaggi: il 24 novembre ha stretto una convenzione con la Facoltà di Scienza e Tecnologia del Packaging dell’Università di Parma per realizzare delle confezioni sempre meno impattanti.
Uso esclusivo di carta riciclata in azienda. I cataloghi sono stampati con inchiostri non impattanti.
Vigorplant propone la più ampia gamma di terricci marchiati Ecolabel.
É la prima e sola azienda a fare terricci certificati Fsc per le parti lignee in sostituzione della torba.
Patrocinio di Conai, che ha apprezzato gli sforzi per l’ecoprogettazione degli imballaggi.
Attestato di Legambiente per gli sforzi e i risultati ottenuti in termini di sostenibilità.
Ha sperimentato i pallet Pefc ma sarà un’istanza alla quale Vigorplant risponderà quando esisterà un vero mercato degli “acquisti verdi” delle pubbliche amministrazioni.
Per ridurre le emissioni di gas serra ha iniziato a investire nel trasporto su rotaia. Nelle destinazioni del sud Italia Vigorplant utilizza il trasporto su rotaia o integrato.
Nei progetti futuri di Vigorplant, dopo aver esplorato tutte le certificazioni di prodotto, c’è la volontà di determinare la quantità di CO2 emessa nell’ambiente nelle fasi di produzione e distribuzione. L’obiettivo è di certificare una qualità altissima di prodotto ma leggerissima sul fronte delle emissioni.
Infine per sensibilizzare i consumatori e i rivenditori specializzati ha realizzato del materiale informativo a supporto della vendita.

IL SACCO PARLA DI QUALITA’
Vigorplant con il Terriccio Completo ha introdotto un nuovo modo di comunicare con il consumatore finale, tutto giocato sulla qualità. Sul sacco sono infatti riportate le materie prime e le prestazioni, esaltando gli aspetti tecnici e qualitativi.

LA POLITICA DI CANALE
Vigorplant ha ben definito i canali di vendita tra GDO, GDS e garden center, con 3 marchi distinti.
Il marchio Vigorplant è un’esclusiva del settore specializzato, il marchio Coltivo è stato studiato per la GDS mentre il marchio Terre di Casa è riservato alla GDO. Una politica di canale che viene applicata con la massima rigidità.