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Domopak si accomoda in salotto

21 February 2013
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Cuki e Domopaksono nelle cucine di tutti. Le vaschette per la conservazione degli alimenti del primo e la pellicola trasparente del secondo sono prodotti che popolano le credenze italiane. Non potevamo quindi rimanere insensibili alla nascita del nuovo catalogo Domopak Living, linea di prodotto dedicata alla sistemazione che inevitabilmente trova nel mondo brico uno dei suoi naturali canali di vendita. E che porta Domopak e Cuki anche in soggiorno. Siamo andati a Volpiano (TO) per incontrare Massimo Zo', responsabile di Domopak Living, il quale ci ha parlato dell'azienda, del catalogo e di tanto altro.

Mondo Pratico: Partiamo dalle basi, ci presenta brevemente Cuki?
Massimo Zo’: Cuki è un'azienda italiana che fattura 170 milioni di euro, occupa 250 dipendenti e gestisce tre marchi consumer ognuno leader nel suo segmento: Cuki, Domopak e Misterpack. La linea professional è invece presidiata da Cuki Professional ed Europack. Cuki può essere definito il marchio premium del suo mercato. Le nostre vaschette sono “famose” ed apprezzate e il mercato ci riconosce come eccellenza nella conservazione degli alimenti. Domopak invece è talmente conosciuto da essere ritenuto il nome comune della pellicola trasparente. Misterpack infine è il nostro marchio entry level, completamento di gamma rispetto agli altri due che ci consente di offrire un allestimento completo. Riteniamo che la nostra qualità, unita a una spiccata sensibilità sociale ed ecologica, siano i plus che la distribuzione prima e il consumatore poi ci riconoscono.

Mondo Pratico: Come nasce Domopak living?
Massimo Zo’: Cominciamo col dire che Domopak già nel nome richiama il concetto di protezione della casa: Domo (casa) e Pak (conservazione) per cui pensare ad una linea di prodotti storage era quasi doveroso. Domopak, in seguito a un riposizionamento avvenuto nel 2007, si declina in 3 sub-brand: Domopak cucina, un follower di Cuki con meno articoli che ci consente di sfruttare alcune regionalità di marchio. Domopak Spazzy è il sub brand dedicato alla nettezza, quindi essenzialmente copre la linea di sacchi della spazzatura e Domopak living, come dettto, concerne la sistemazione della casa: il cosidetto storage.

Mondo Pratico: Quali sono gli aspetti salienti del nuovo catalogo?
Massimo Zo’: La gamma è concepita intorno al concetto di spazio, che sostituisce e integra quello di ordine: organizzare e risparmiare spazio è un'esigenza primaria per i nostri clienti, tanto che in America sono nate delle società di consulenza nell'organizzazione degli spazi domestici. Le nostre 116 referenze aiutano le consumatrici a sistemare e proteggere tutto quello che non è cibo da tarme, polvere etc. Naturalmente il numero di referenze non è casuale, riteniamo che avere più di 100 referenze sia necessario per sfruttare le logiche di 20-80.

Mondo Pratico: Quali sono i punti di forza che possono “conquistare” il retailer?
Massimo Zo’: L'ecologia, l'originalità, la qualità e il giusto mix nella provenienza dei prodotti. Siamo un marchio made in Italy, ma per forza di cose dobbiamo affiancare ai nostri prrodotti premium un assortimento di importazione. Anche in questo caso pensiamo di offrire un prodotto di qualità e con buone prospettive di rotazione sullo scaffale.

Mondo Pratico: ...e il packaging?
Massimo Zo’: Assolutamente sì: abbiamo creato un packaging che non c'è, siamo stati originali, chiari e esplicativi, tanto che siamo curiosi di vedere se questa innovazione verrà copiata. Le nostre confezioni spiegano molto chiaramente cosa è contenuto al loro interno, mostrano il prodotto “montato” laddove sia necessario, sono esaustive in tema di materiali, certificazioni e ecosostenibilità. Il packaging è veramente un aspetto centrale di questo catalogo, sul quale abbiamo lavorato molto, per attirare il consumatore e consentire al rivenditore di non dover dedicare al nostro prodotto uno spazio superiore al necessario. E anche il prodotto importato ha caratteristiche di originalità nel packaging, un aspetto che secondo noi è stato finora molto trascurato nei prodotti di fabbricazione asiatica.

Mondo Pratico: L'ecologia è un fattore che vi sta veramente a cuore.
Massimo Zo’: Siamo consapevoli che non è l'ecologia il motivo per cui ci compreranno, ma è dovere dell'azienda soddisfare quel palato. Veniamo dalla conservazione alimentare per cui dobbiamo avere attenzione per qualità delle materie prime che utilizziamo. Le scatole in pvc di fabbricazione italiana sono certificate Reach Compliance Certificate e siamo i primi in Italia a vendere un prodotto realizzato con cartone FSC made in EU, possiamo garantire che i nostri prodotti non hanno valenze disecologiche. Chiaramente sappiamo che il PVC non potrà mai essere un prodotto ecologico nel senso più letterale del termine, tuttavia siamo sicuri che il nostro PVC è prodotto in modo da assicurare il minor impatto ambientale possibile. Le nostre grucce antiscivolo per esempio sono fatte in ABS e rivestite di nylon, in modo da dare una sensazione tattile simile al velluto, ma a differenza della quasi totalità delle grucce presenti sul mercato non contengono PVC.

Mondo Pratico: Anche Misterpack segue queste regole?
Massimo Zo’: Certamente, è il nostro marchio entry level, ma è a tutti gli effetti parte di questa azienda. Siamo andati in Cina perchè un occhio al momento del mercato e alla ragionevolezza del punto prezzo è doveroso, ma non siamo andati a comprare quel che c'è e marchiarlo. Abbiamo avviato una linea produttiva che comunque rispettasse determinati standard di qualità. Noi ci prefiggiamo di “conquistare” i banchi della GD e abbiamo preparato un catalogo improntato in questo senso, con profondità di gamma e diversificazione di prezzo. È necessario avere un'alternativa promozionale da offrire nei momenti in cui viene richiesta.

Mondo Pratico: Trova che un centro Brico abbia reparti di storage in grado di valorizzare il vostro prodotto?
Massimo Zo’: a GDS ha un buon livello di esposizione, sicuramente superiore alla GDO. Per un'azienda di storage è uno step superiore dal punto di vista del layout. Certo non va fatto il confronto con realtà estere, penso per esempio all'americana The Container Store, che propongono un concetto di store che in Italia al momento non esiste.

Mondo Pratico: A quali negozi vi proponete?
Massimo Zo’: Abbiamo bisogno di clienti che abbiano bisogno di noi. Un negozio grande, orientativamente dai 1000mq in su, ha bisogno di un partner che lo aiuti. Ci proponiamo come category expert, perchè sappiamo confrontarci con le esigenze del negozio e studiamo la nostra gamma proprio in quest'ottica, ragionando anche su aspetti di visual merchandising “puro”, che migliorino le rotazioni dei nostri prodotti. Per fare un esempio, i nostri pallbox daranno la possibilità al retailer di montare in cime le scatole, in modo da mostrare al cliente come sarà il prodotto “finito”. È importante per lo storage vedere il prodotto montato per capire le differenze e giustificare i differenti punti prezzo.

Mondo Pratico: Da alcuni anni è in atto la femminilizzazione del centro brico, pensate che vi possa aiutare?
Massimo Zo’: La tendenza delle donne nel fai da te non è nuova, ma è un fenomeno in crescita, sul quale in Italia Leroy Merlin ha insistito molto. Ma anche in un Bricoman, che viene percepito come hard discount del brico, mi ha colpito proprio l'importante presenza di clientela femminile. D'altra parte in Italia mancano alcuni format ben radicati in altre parti del mondo dove sarebbe strano andare da Leroy Merlin per trovare un'alternativa a Ikea.

Mondo Pratico: E questo fa di un centro brico un cliente particolarmente appetibile per voi?
Massimo Zo’: Noi abbiamo pensato Domopak Living per offrire un marchio al DIY retail, ma non è detto che domani il centro brico non debba comprare anche Cuki, anzi potrebbe essere un'evoluzione naturale di questo aspetto, proprio per l'assenza delle insegne di “soluzioni per la casa”. Perchè la donna che va nel centro brico non può comprare per esempio anche il contenitore per il sugo? Con Domopak Living entriamo nell'ottica del minimo d'ordine, siamo in grado di proporre dei metri lineari, tutti aspetti sempre più importanti nella distribuzione moderna, ma è ovvio che a quella linea affiancheremmo volentieri anche alcune referenze degli altri nostri marchi.

Mondo Pratico: Un'altro aspetto che la distribuzione apprezza è l'assistenza sul territorio. Quali servizi offrite?
Massimo Zo’: Siamo un'azienda fortemente radicata e presente sul territorio, con 9 ispettori diretti che supervisionano tantissimi agenti, offriamo capillarità, presenza, assistenza, merchandising. Quando realizziamo il primo banco presso un cliente nuovo il lay out viene studiato e realizzato direttamente dalla sede, ma trasferiamo immediatamente il know how ai nostri agenti in modo che possano seguire l'allestimento nei punti vendita di loro competenza.