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Distribuzione di casalinghi: intervista ad Alessandro Pengo
Con quasi 70 anni di storia, Pengo è oggi uno dei principali player a livello europeo nella distribuzione di casalinghi. Il direttore commerciale Alessandro Pengo ci racconta i passi principali fatti dall’azienda fino ad oggi e gli obiettivi per il futuro.
Centoventi milioni di fatturato, 30mila referenze e 100mila mq di magazzino; 5 marchi proprietari e sedi all’estero in Francia e Spagna. Sono questi i numeri di Pengo, azienda veneta specialista nella distribuzione di casalinghi: abbiamo incontrato il direttore commerciale Alessandro Pengo per conoscere più da vicino questa importante realtà italiana.
F&C: In quasi 70 anni di storia, Pengo ha fatto passi da gigante: quali sono stati gli avvenimenti fondamentali che hanno determinato questa crescita fino a farvi diventare un player così affermato?
Alessandro Pengo: Si possono identificare 4 tappe fondamentali nella crescita e nella storia dell’azienda, tappe che l’hanno portata ad essere il primo player nel panorama nazionale e uno dei maggiori in Europa.
• La visione imprenditoriale della seconda generazione, Giorgio e Federico ha portato la Pengo ad affacciarsi ed entrare nel mondo dei gruppi della distribuzione organizzata e delle grandi superfici specializzate (DO – GSS).
• Marchio proprietario (anni '80-'90): la costante ricerca di una proposta articoli sempre diversa e innovativa unita alle partnership generate con fornitori internazionali per offrire al consumatore un prodotto attento alle tendenze ed al contempo al prezzo, determina la nascita dei marchi proprietari.
• Logistica (anni ’90): in questo periodo l’azienda si rinnova nella sede e nella logistica passando in una nuova struttura dotandosi di moderni sistemi di gestione che ottimizzeranno tutto il processo portando in appena un anno a raddoppiare il fatturato.
• Espansione (anni 2000): con gli anni 2000 Pengo si espande progressivamente aprendo una sede spagnola Pengo Spazio Casa, inserendosi successivamente nel mercato Francese con l’acquisizione di Barbier Sa e andando a presidiare maggiormente un canale specifico e molto tecnico come l’Ho.Re.Ca con l’acquisizione di Morini.
F&C: Come è organizzata la vostra struttura tra la sede italiana, quella francese e quella spagnola? Quali sono i focus su cui vi concentrate nei diversi Paesi?
Alessandro Pengo: Tutto parte dall’HQ di Bassano del Grappa, dove c’è la direzione e l’amministrazione e dove prendono vita e si sviluppano le collezioni e i prodotti. Le varie sedi godono di una certa autonomia sia nella gestione commerciale che nella selezione degli assortimenti più adatti alle caratteristiche dei diversi mercati nazionali.
F&C: Quanto è importante, in questo percorso di crescita, la recente acquisizione di Morini? Alessandro Pengo: Sicuramente l’acquisizione di Morini è una scelta commerciale che rientra all’interno di una visione strategica di più ampio respiro, che mira ad integrare l’offerta dell’azienda andando a presidiare in maniera importante un settore nel quale Morini è specialista e leader riconosciuto in Italia e all’estero.
F&C: Parliamo di marchi: come lavorate sui vostri brand e sulle partnership con i marchi in licenza?
Alessandro Pengo: Pengo ha nei brand proprietari e nelle collaborazioni il suo focus principale. Nella comunicazione B2B2C, abbiamo definito brand identity precise dando ai prodotti uno mood per il quale siano subito riconoscibili. Per quanto riguarda le collaborazioni e il licensing, l’attenzione è focalizzata sulla scelta dei fornitori giusti e sullo sviluppo di prodotti in sinergia con il licensor curando lo stile e rispettosi degli standard qualitativi richiesti dal mercato.
F&C: Tanti grossisti di ferramenta in questi ultimi anni hanno cominciato ad affacciarsi sul mercato del casalingo: qual è il trend del mercato e quali sono i vostri rapporti con i competitor che vengono dal mondo della distribuzione di ferramenta?
Alessandro Pengo: Riteniamo che ogni azienda ed ogni mercato abbiano le proprie caratteristiche peculiari e generino un knowledge specifico.
Molti si sono affacciati a questo mondo, ed altrettanti sono anche tornati sui loro passi. Il casalingo è un prodotto totalmente differente dalla ferramenta nella gestione logistica in primis e nelle dinamiche commerciali. Spesso il prodotto è fragile, voluminoso e con una battuta bassa. Queste sono caratteristiche determinanti nell’impostazione di una strategia efficace e che permetta alle aziende di marginare.
F&C: Il covid ha sicuramente cambiato il modo di lavorare di tutti: cosa è cambiato nel vostro rapporto con fornitori e con i clienti? Pur non avendo la bacchetta magica, cosa potrebbero riservarci i prossimi mesi?
Alessandro Pengo: Gli incontri personali sono praticamente spariti dando spazio a soluzioni digitali di video conference che ormai sono entrate nell’uso quotidiano (obbligato) di molte aziende. La nostra non è una proposta che si può esaurire condividendo una presentazione su una piattaforma. Il nostro è un prodotto che va visto dal vivo, va toccato, bisogna poterne apprezzare la luce e i colori e sentire con mano la pesantezza, per questo l’investimento che l’azienda fa i termini di campionatura è cresciuto, per dare modo ai buyer e professionisti con cui ci interfacciamo di comprendere l’offerta Pengo. La situazione attuale è poco prevedibile, ci sono fattori imponderabili e che dobbiamo affrontare a partire da quelli che sono i nostri valori fondanti mantenendo sempre ben chiaro l’obiettivo.
F&C: L'ecosostenibilità è la parola d'ordine in questo periodo: in che modo Pengo garantisce il rispetto per l'ambiente?
Alessandro Pengo: Pengo, sempre attenta al rispetto dell’ambiente, con linee di prodotto che utilizzano nella loro composizione scarti di altre lavorazioni sia del metallo che della plastica che del vetro. L’utilizzo sempre maggiore di supporti digitali per comunicare i prodotti in un’ottica di riduzione dell’utilizzo della carta da stampa. L’utilizzo di imballi il più possibile plastic free, ed una flotta con mezzi sempre aggiornati e di ultima generazione.
F&C: Se volessimo sintetizzarlo in un unico concetto, qual è il valore aggiunto di Pengo e quali gli obiettivi che si pone nel brevemedio termine?
Alessandro Pengo: Pengo, per le dimensioni raggiunte, ragiona a medio-lungo termine, puntando all’internazionalizzazione sempre maggiore dell’azienda, al miglioramento della logistica avanzata andando verso l’automazione del flusso delle merci in un’ottica di gruppo.
Centoventi milioni di fatturato, 30mila referenze e 100mila mq di magazzino; 5 marchi proprietari e sedi all’estero in Francia e Spagna. Sono questi i numeri di Pengo, azienda veneta specialista nella distribuzione di casalinghi: abbiamo incontrato il direttore commerciale Alessandro Pengo per conoscere più da vicino questa importante realtà italiana.
F&C: In quasi 70 anni di storia, Pengo ha fatto passi da gigante: quali sono stati gli avvenimenti fondamentali che hanno determinato questa crescita fino a farvi diventare un player così affermato?
Alessandro Pengo: Si possono identificare 4 tappe fondamentali nella crescita e nella storia dell’azienda, tappe che l’hanno portata ad essere il primo player nel panorama nazionale e uno dei maggiori in Europa.
• La visione imprenditoriale della seconda generazione, Giorgio e Federico ha portato la Pengo ad affacciarsi ed entrare nel mondo dei gruppi della distribuzione organizzata e delle grandi superfici specializzate (DO – GSS).
• Marchio proprietario (anni '80-'90): la costante ricerca di una proposta articoli sempre diversa e innovativa unita alle partnership generate con fornitori internazionali per offrire al consumatore un prodotto attento alle tendenze ed al contempo al prezzo, determina la nascita dei marchi proprietari.
• Logistica (anni ’90): in questo periodo l’azienda si rinnova nella sede e nella logistica passando in una nuova struttura dotandosi di moderni sistemi di gestione che ottimizzeranno tutto il processo portando in appena un anno a raddoppiare il fatturato.
• Espansione (anni 2000): con gli anni 2000 Pengo si espande progressivamente aprendo una sede spagnola Pengo Spazio Casa, inserendosi successivamente nel mercato Francese con l’acquisizione di Barbier Sa e andando a presidiare maggiormente un canale specifico e molto tecnico come l’Ho.Re.Ca con l’acquisizione di Morini.
F&C: Come è organizzata la vostra struttura tra la sede italiana, quella francese e quella spagnola? Quali sono i focus su cui vi concentrate nei diversi Paesi?
Alessandro Pengo: Tutto parte dall’HQ di Bassano del Grappa, dove c’è la direzione e l’amministrazione e dove prendono vita e si sviluppano le collezioni e i prodotti. Le varie sedi godono di una certa autonomia sia nella gestione commerciale che nella selezione degli assortimenti più adatti alle caratteristiche dei diversi mercati nazionali.
F&C: Quanto è importante, in questo percorso di crescita, la recente acquisizione di Morini? Alessandro Pengo: Sicuramente l’acquisizione di Morini è una scelta commerciale che rientra all’interno di una visione strategica di più ampio respiro, che mira ad integrare l’offerta dell’azienda andando a presidiare in maniera importante un settore nel quale Morini è specialista e leader riconosciuto in Italia e all’estero.
F&C: Parliamo di marchi: come lavorate sui vostri brand e sulle partnership con i marchi in licenza?
Alessandro Pengo: Pengo ha nei brand proprietari e nelle collaborazioni il suo focus principale. Nella comunicazione B2B2C, abbiamo definito brand identity precise dando ai prodotti uno mood per il quale siano subito riconoscibili. Per quanto riguarda le collaborazioni e il licensing, l’attenzione è focalizzata sulla scelta dei fornitori giusti e sullo sviluppo di prodotti in sinergia con il licensor curando lo stile e rispettosi degli standard qualitativi richiesti dal mercato.
F&C: Tanti grossisti di ferramenta in questi ultimi anni hanno cominciato ad affacciarsi sul mercato del casalingo: qual è il trend del mercato e quali sono i vostri rapporti con i competitor che vengono dal mondo della distribuzione di ferramenta?
Alessandro Pengo: Riteniamo che ogni azienda ed ogni mercato abbiano le proprie caratteristiche peculiari e generino un knowledge specifico.
Molti si sono affacciati a questo mondo, ed altrettanti sono anche tornati sui loro passi. Il casalingo è un prodotto totalmente differente dalla ferramenta nella gestione logistica in primis e nelle dinamiche commerciali. Spesso il prodotto è fragile, voluminoso e con una battuta bassa. Queste sono caratteristiche determinanti nell’impostazione di una strategia efficace e che permetta alle aziende di marginare.
F&C: Il covid ha sicuramente cambiato il modo di lavorare di tutti: cosa è cambiato nel vostro rapporto con fornitori e con i clienti? Pur non avendo la bacchetta magica, cosa potrebbero riservarci i prossimi mesi?
Alessandro Pengo: Gli incontri personali sono praticamente spariti dando spazio a soluzioni digitali di video conference che ormai sono entrate nell’uso quotidiano (obbligato) di molte aziende. La nostra non è una proposta che si può esaurire condividendo una presentazione su una piattaforma. Il nostro è un prodotto che va visto dal vivo, va toccato, bisogna poterne apprezzare la luce e i colori e sentire con mano la pesantezza, per questo l’investimento che l’azienda fa i termini di campionatura è cresciuto, per dare modo ai buyer e professionisti con cui ci interfacciamo di comprendere l’offerta Pengo. La situazione attuale è poco prevedibile, ci sono fattori imponderabili e che dobbiamo affrontare a partire da quelli che sono i nostri valori fondanti mantenendo sempre ben chiaro l’obiettivo.
F&C: L'ecosostenibilità è la parola d'ordine in questo periodo: in che modo Pengo garantisce il rispetto per l'ambiente?
Alessandro Pengo: Pengo, sempre attenta al rispetto dell’ambiente, con linee di prodotto che utilizzano nella loro composizione scarti di altre lavorazioni sia del metallo che della plastica che del vetro. L’utilizzo sempre maggiore di supporti digitali per comunicare i prodotti in un’ottica di riduzione dell’utilizzo della carta da stampa. L’utilizzo di imballi il più possibile plastic free, ed una flotta con mezzi sempre aggiornati e di ultima generazione.
F&C: Se volessimo sintetizzarlo in un unico concetto, qual è il valore aggiunto di Pengo e quali gli obiettivi che si pone nel brevemedio termine?
Alessandro Pengo: Pengo, per le dimensioni raggiunte, ragiona a medio-lungo termine, puntando all’internazionalizzazione sempre maggiore dell’azienda, al miglioramento della logistica avanzata andando verso l’automazione del flusso delle merci in un’ottica di gruppo.
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