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Gli effetti dei dazi sul mercato della ferramenta: il commento di Michele Tacchini

24 September 2025
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Riceviamo e pubblichiamo la Nota a cura del Vicepresidente di Assofermet Ferramenta Michele Tacchini.

Questa nota era stata preparata prima dell’accordo tra il Presidente Donald Trump e la Presidente Ursula Von der Leyen, di fine luglio 2025.
In ogni caso, anche oggi non sono state emanate norme ufficiali per i Dazi al 15%. Passato il primo momento molto emotivo e positivo per la nomina di Donald Trump alla Presidenza, dato dalla speranza di conclusione breve dei conflitti in essere in Ucraina e Medio Oriente, ci siamo quasi subito trovati di fronte al problema dei Dazi che ci accompagna e ci tormenta da più di quattro mesi.
 
I Settori più colpiti sono l’agroalimentare, la moda, il farmaceutico, l’automotive, e la meccanica. Altro discorso per metalli e acciai che viaggiano con Dazi al momento del 50%, che sono sotto la lente d’ingrandimento dei rispettivi Settori ASSOFERMET. Molto pesanti saranno le conseguenze e le ricadute sui rispettivi comparti industriali italiani ed anche sull’intero sistema Paese.
 
Sono stati stimati dai 15 a 30 miliardi, i danni causati dai nuovi Dazi americani. Sarebbe veramente disastroso per un Paese trasformatore come il nostro, costretto a districarsi in una giungla ostile e pericolosa per l’intera economia nazionale. Ci saranno ricadute pesanti anche sull’occupazione, si parla di circa cento /centocinquantamila posti di lavoro a rischio. È già stata rivista la crescita del PIL per il 2026: dal 1,2% allo 0,6%, Confindustria stima una perdita del Pil dello 0,25% per il 2026 e addirittura dello 0,8 % per il 2027.
 
Una grande incertezza finanziaria ci accompagnerà nei prossimi 2 anni, unitamente ad una politica monetaria molto difficile. Tutto questo coniugato con la consueta fragilità ed animosità della situazione politica italiana, dove assistiamo tutti i giorni a violenti duelli tra gli esponenti di maggioranza e opposizione, di certo non aiuterà a rasserenare gli animi e a permettere un ordinato ed efficace sviluppo della nostra economia.
 
Siamo sempre in emergenza e siamo sottoposti a normative europee sempre più complicate e cogenti. Troppe regole e troppe direttive talvolta astruse. Tutto questo ci porta, noi piccoli e medi distributori della ferramenta, a dover navigare in un mare procelloso e pieno di insidie. Non è per niente facile percorrere il nostro cammino soverchiati dai poteri forti, che non ci permettono di agire liberamente, secondo le nostre naturali inclinazioni.
 
I nostri dettaglianti stanno soffrendo molto questo clima di incertezza, e noi distributori grossisti non abbiamo altra percezione che quella di manovrare a vista, cercando di non andare a sbattere. Ogni previsione è impalpabile e fumosa. Il clima, non diversamente da quello meteorologico, è sempre più caldo. I nostri dettaglianti cercano consigli e pareri tranquillizzanti, che noi non manchiamo mai di profondere. I prossimi due anni saranno molto importanti per la crescita della distribuzione e del mercato, e ASSOFERMET ferramenta dovrà impegnarsi moltissimo per dare tutte le risposte alle sfide future. Il mercato attuale è già molto difficile e questa turbativa gigante creata dai Dazi proprio non ci voleva.
 
Sarà necessario avere molto coraggio e una buona dose di sangue freddo per superare queste asperità. Noi speriamo che il nostro lavoro (tutta la filiera) non subisca un contraccolpo troppo duro e che gli effetti dei Dazi non intacchino tutto il mercato interno, e non producano fenomeni inflattivi pericolosi. Ci auguriamo per il futuro di poter lavorare più serenamente e produttivamente.
 
Il problema dei Dazi però ci ha finalmente aperto gli occhi, su quanti pensavano di poter continuare ad andare avanti così. L’Europa deve imparare a camminare da sola e a difendersi da sola, per crescere occorrono serietà, progettualità, innovazione e soprattutto coesione di tutte le componenti politiche, culturali e umanistiche. Ci vuole un grande salto in avanti, coraggioso e visionario. Solo così, l’Europa potrà fronteggiare le grandi potenze mondiali ed aspirare ad essere ammessa ai grandi tavoli decisionali per le sorti del nostro mondo.

 
ASSOFERMET FERRAMENTA
IL VICEPRESIDENTE
Michele Tacchini