Analisi » Troncatrici: legno e metallo da oggi si tagliano anche con la stessa macchina
Troncatrici: legno e metallo da oggi si tagliano anche con la stessa macchina
Tra i punti di forza delle troncatrici radiali, che oggi vanno per la maggiore, vi è il dispositivo di puntamento laser, nel quale fascio luminoso generato dalla rotazione della lama permette di realizzare tagli estremamente precisi, che rimangono ben visibili malgrado la segatura o i trucioli prodotti. Altri plus sono l’abbassamento molto lento e guidato della lama sul pezzo, le preregolazioni angolari a sinistra e a destra e la qualità delle lame, generalmente al carburo di tungsteno, un materiale molto resistente all’usura. Oltre a ciò non bisogna dimenticare la leggerezza e l’impugnatura ergonomica, molto utili per rendere le macchine confortevoli anche nei lavori difficili e di lunga durata, facili da usare e da trasportare.
La vastità di gamma, linee, configurazioni e dotazioni permette a produttori e distributori di spaziare dall'hobbista esigente al professionista, dall'artigiano all'industria. Per tutti, la costante è comunque la garanzia di precisione e sicurezza, oltre all’assistenza su tutti i prodotti a marchio storico.
Le troncatrici sono destinate soprattutto a utenti specializzati, ma si tratta comunque di un elettroutensile importante anche al di fuori del mercato professionale perché rappresenta per l’hobbista un momento creatività e la possibilità di personalizzare la propria casa. In altre parole, è uno strumento per realizzare un'opera, piccola o grande che sia, con diverse esigenze. Quindi i produttori offrono linee di prodotto e marchi diversi.
Dal tipo di motore (a spazzole o a induzione) già si può definire un prodotto più adatto per l'uno o l'altro comparto, anche se ormai vi sono hobbisti talmente esigenti da usare macchine dotate di motore a induzione e viceversa. Un'altra distinzione è il peso della macchina: quelle professionali sono più pesanti mentre quelle domestiche più leggere. In Compa “abbiamo iniziano a cercare soluzioni che permettano di coniugare, in un'unica troncatrice concettualmente tradizionale, aspetto e caratteristiche tecniche da macchina professionale con un peso e una compattezza che la rendano effettivamente portatile, azionabile da un solo operatore e con una sola mano, quindi in qualche modo adatta anche per l'hobbista evoluto”, spiega Fabrizio Pasini. Le macchine con motore posteriore e trasmissione a cinghia, invece, sono senz'altro più adatte per l'artigiano che lavora il legno o per l'industria.
Per Ermanno Cecere di Felisatti, azienda che si rivolge all'utilizzatore professionale, “ciò che individua realmente una troncatrice professionale è indubbiamente la capacità di taglio, unitamente alle prestazioni dichiarate dal costruttore”. Importante è anche la struttura, in alluminio pressofuso per garantire maggiore leggerezza e precisione nel taglio, con motorizzazioni a induzione (maggiore silenziosità) o a spazzole (maggiore aggressività). Anche la potenza contraddistingue le macchine professionali, e al momento dell'acquisto l'utilizzatore dovrebbe verificare la potenza resa, oltre che quella assorbita. Ma attenzione a non confondersi, perché i risultati che si possono ottenere sono ben diversi in base al modello: efficacia nel taglio, tempo di lavoro, durata della vita della macchina. I motori in classe S1, per esempio, permettono di lavorare in continuo per periodi prolungati senza bisogno di soste programmate.
Altre performance che rendono le troncatrici specifiche per l'utilizzatore professionale si possono ravvisare nella precisione nel definire gli angoli intermedi, nei comandi comodi e accessibili, nella facile sostituzione della lama, nella protezione "passiva" della base della troncatrice (guide e battute separate dalla base perché in caso di blocco della lama sul pezzo da tagliare cedono senza danneggiare la base stessa), nella sicurezza dell'operatore, nell'elettronica "a onda piena". Quest'ultima particolarità è riscontrabile nelle troncatrici al top di Felisatti, e consiste nel fatto che non utilizza un variatore di velocità per ridurre la potenza ma l'elettronica "full wave", che la mantiene costante a tutto vantaggio delle prestazioni.
Ma anche chi "taglia per hobby" deve poter lavorare in sicurezza, con precisione e qualità, e non deve scegliere prodotti economici che vadano a discapito della sicurezza e della qualità. Perché anche quando sono sicure e certificate, le troncatrici continuano a essere macchine a rischio, che richiedono comunque abilità e attenzione. L'amante del fai-da-te, quindi, deve affidarsi a marchi che a volte costano un poco di più ma garantiscono la cura nella costruzione.
L’impugnatura centrale garantisce maggiore sicurezza d'uso e precisione di taglio. Mentre gli appoggi supplementari garantiscono sicurezza e precisione nella rifinitura di pezzi di piccole dimensioni. Una leva con doppio sistema di sicurezza sul braccio della troncatrice evita la discesa accidentale, costringendo l’operatore a compiere lo sblocco manuale del braccio stesso per poter procedere al taglio. Anche l’interruttore antiavviamento accidentale protegge l’operatore, in qualsiasi posizione si trovi la lama. Per rendere la macchina sicura in caso d’assenza di tensione, invece, è utile dotarla di un dispositivo di riarmo manuale. Freno motore e pistone posteriore sono ideali per richiamare la testa della troncatrice ed evitare cadute accidentali.
Le lame di nuova generazione, cromate e silenziate, facilmente intercambiabili, sono dotate di protezioni automatiche nel momento in cui sale il braccio della troncatrice. Mentre il cambio più veloce permette di lavorare ogni tipo di materiale con la lama giusta. I sistemi di protezione integrale delle lame possono essere basati sulle carterature fisse e mobili che le isolano completamente dal contatto con l’operatore.
Il laser a doppia linea consente di marcare il punto di taglio, indicandone con precisione la larghezza sul pezzo in lavorazione. La precisione è garantita dalla regolazione micrometrica dell'angolo d’inclinazione e dal piano girevole, e ciò consente anche tagli complessi come quelli a doppio smusso. La falsa squadra posizionata nell’apposita sede consente di trasferire in modo semplice, preciso e senza errori, le bisettrici di angoli interni ed esterni senza dover eseguire misurazioni o calcoli.
La migliore salvaguardia dell'operatore si ottiene anche riducendo, dove possibile, la rumorosità attraverso l’adozione di motori a induzione, cuffie, guanti e occhiali di protezione. Un altro importante accorgimento, infine, è quello di dotare le macchine di efficienti convogliatori e attacchi per l'aspirazione delle polveri prodotte durante il taglio o almeno corredarle, di serie, di appositi sacchetti raccogli segatura interfacciabili con tali bocche.
In generale, a parte qualche cauta risposta che parla di “mercato abbastanza maturo con bassi indici di crescita e prodotti sempre più pensati per essere ‘multifunzionali’ e compiere il maggior numero di operazioni possibili”, alla classica domanda sull’andamento del mercato la maggioranza si rivela ottimista. Per quanto riguarda l’immediato futuro, il segmento delle troncatrici sembra seguirà l’andamento positivo del mercato degli elettroutensili. Buone le prospettive anche a livello europeo, dove l’importanza del prodotto italiano è ampiamente riconosciuta, giustificata dalla tipologia di imprese presenti sul territorio nazionale.
Oltre venticinque anni fa, la troncatrice era sinonimo di “macchina per la lavorazione del legno”, ma nel corso del tempo è entrata a far parte del mondo degli elettroutensili. Un cambiamento epocale, si potrebbe dire, che ha mutato anche il tipo di distribuzione del prodotto, precedentemente venduto soprattutto da specialisti di macchine per la lavorazione del legno e poi sempre più presente nelle rivendite di ferramenta, nelle utensilerie, nei colorifici e addirittura nei casalinghi. L’impiego nei campi più disparati, compreso quello hobbistico, ha portato la troncatrice anche sugli scaffali della grande distribuzione specializzata.
Ovviamente tutto ciò ha indotto i grandi produttori di elettroutensili a inserire nella propria gamma anche le troncatrici, facendo spiccare un balzo in avanti al comparto. Il mercato si è quindi ampliato in termini numerici, a favore, soprattutto negli ultimissimi anni, di un prodotto più leggero, facile da usare e da trasportare. Attualmente il mercato è quindi molto attivo, e grazie alle continue novità i clienti possono beneficiare di un progetto di crescita da seguire con entusiasmo.
Oltre a un mercato con andamento evolutivo, per mantenere competitiva un’azienda servono anche strategie commerciali ad hoc, e la migliore è indubbiamente basata su una qualità del prodotto, elevata e globale, magari garantita da una pluriennale esperienza. Il contenuto qualitativo e tecnologico devono andare di pari passo con un eccellente servizio postvendita, e direttamente o tramite i propri centri assistenza, un’azienda deve essere sempre pronta e disponibile per soddisfare le necessità della clientela. Un’altra politica di successo è ovviamente basata sul contatto continuo tra produttore, rivenditore e utilizzatore finale, da perseguire attraverso direct marketing e sell-out.
Vi sono molte normative di riferimento per gli elettroutensili, settore di cui le troncatrici fanno parte, e i produttori più prestigiosi auspicano che siano rispettate, verificate e certificate dagli organismi di controllo. Perché costruire macchine sicure, che rispondano appieno alle normative, è un grosso impegno da parte del produttore, e rispettarle tutti significa giocare alla pari con la concorrenza, anche in termini di prezzo, e offrire un prodotto sicuro all’utilizzatore. Da sempre, dietro i marchi più importanti si celano grossi investimenti in termini di tempo e ricerca, per essere in regola con quanto previsto dalle norme e soddisfare tutti i requisiti di sicurezza. Ma spesso, purtroppo, lo stesso non si può dire di certi prodotti importati in Italia e venduti a prezzi stracciati.
Le normative comunitarie obbligatorie seguite dai costruttori di troncatrici sono molte, soprattutto quelle di carattere generale. Ma quelle specifiche più importanti sono le seguenti: EN 61000, EN 56014, EN 62079. Per i prodotti più piccoli vale la EN 61029 (norma generale applicabile al settore delle macchine trasportabili), mentre per le troncatrici doppie la EN 1870. Poi vi sono le direttive europee, tra cui Macchine 98/37 e compatibilità elettromagnetica (EMC) 89/336. Prima di procedere all’acquisto fate quindi attenzione, avverte Ermanno Cecere di Felisatti, “e verificate sempre, soprattutto con le troncatrici a bassissimo prezzo e d'importazione, che siano assolutamente conformi alle leggi sopra indicate”.
La vastità di gamma, linee, configurazioni e dotazioni permette a produttori e distributori di spaziare dall'hobbista esigente al professionista, dall'artigiano all'industria. Per tutti, la costante è comunque la garanzia di precisione e sicurezza, oltre all’assistenza su tutti i prodotti a marchio storico.
Hobby/professionale: le differenze
Le troncatrici sono destinate soprattutto a utenti specializzati, ma si tratta comunque di un elettroutensile importante anche al di fuori del mercato professionale perché rappresenta per l’hobbista un momento creatività e la possibilità di personalizzare la propria casa. In altre parole, è uno strumento per realizzare un'opera, piccola o grande che sia, con diverse esigenze. Quindi i produttori offrono linee di prodotto e marchi diversi.
Dal tipo di motore (a spazzole o a induzione) già si può definire un prodotto più adatto per l'uno o l'altro comparto, anche se ormai vi sono hobbisti talmente esigenti da usare macchine dotate di motore a induzione e viceversa. Un'altra distinzione è il peso della macchina: quelle professionali sono più pesanti mentre quelle domestiche più leggere. In Compa “abbiamo iniziano a cercare soluzioni che permettano di coniugare, in un'unica troncatrice concettualmente tradizionale, aspetto e caratteristiche tecniche da macchina professionale con un peso e una compattezza che la rendano effettivamente portatile, azionabile da un solo operatore e con una sola mano, quindi in qualche modo adatta anche per l'hobbista evoluto”, spiega Fabrizio Pasini. Le macchine con motore posteriore e trasmissione a cinghia, invece, sono senz'altro più adatte per l'artigiano che lavora il legno o per l'industria.
Per Ermanno Cecere di Felisatti, azienda che si rivolge all'utilizzatore professionale, “ciò che individua realmente una troncatrice professionale è indubbiamente la capacità di taglio, unitamente alle prestazioni dichiarate dal costruttore”. Importante è anche la struttura, in alluminio pressofuso per garantire maggiore leggerezza e precisione nel taglio, con motorizzazioni a induzione (maggiore silenziosità) o a spazzole (maggiore aggressività). Anche la potenza contraddistingue le macchine professionali, e al momento dell'acquisto l'utilizzatore dovrebbe verificare la potenza resa, oltre che quella assorbita. Ma attenzione a non confondersi, perché i risultati che si possono ottenere sono ben diversi in base al modello: efficacia nel taglio, tempo di lavoro, durata della vita della macchina. I motori in classe S1, per esempio, permettono di lavorare in continuo per periodi prolungati senza bisogno di soste programmate.
Altre performance che rendono le troncatrici specifiche per l'utilizzatore professionale si possono ravvisare nella precisione nel definire gli angoli intermedi, nei comandi comodi e accessibili, nella facile sostituzione della lama, nella protezione "passiva" della base della troncatrice (guide e battute separate dalla base perché in caso di blocco della lama sul pezzo da tagliare cedono senza danneggiare la base stessa), nella sicurezza dell'operatore, nell'elettronica "a onda piena". Quest'ultima particolarità è riscontrabile nelle troncatrici al top di Felisatti, e consiste nel fatto che non utilizza un variatore di velocità per ridurre la potenza ma l'elettronica "full wave", che la mantiene costante a tutto vantaggio delle prestazioni.
Ma anche chi "taglia per hobby" deve poter lavorare in sicurezza, con precisione e qualità, e non deve scegliere prodotti economici che vadano a discapito della sicurezza e della qualità. Perché anche quando sono sicure e certificate, le troncatrici continuano a essere macchine a rischio, che richiedono comunque abilità e attenzione. L'amante del fai-da-te, quindi, deve affidarsi a marchi che a volte costano un poco di più ma garantiscono la cura nella costruzione.
Accessori al top di gamma
L’impugnatura centrale garantisce maggiore sicurezza d'uso e precisione di taglio. Mentre gli appoggi supplementari garantiscono sicurezza e precisione nella rifinitura di pezzi di piccole dimensioni. Una leva con doppio sistema di sicurezza sul braccio della troncatrice evita la discesa accidentale, costringendo l’operatore a compiere lo sblocco manuale del braccio stesso per poter procedere al taglio. Anche l’interruttore antiavviamento accidentale protegge l’operatore, in qualsiasi posizione si trovi la lama. Per rendere la macchina sicura in caso d’assenza di tensione, invece, è utile dotarla di un dispositivo di riarmo manuale. Freno motore e pistone posteriore sono ideali per richiamare la testa della troncatrice ed evitare cadute accidentali.
Le lame di nuova generazione, cromate e silenziate, facilmente intercambiabili, sono dotate di protezioni automatiche nel momento in cui sale il braccio della troncatrice. Mentre il cambio più veloce permette di lavorare ogni tipo di materiale con la lama giusta. I sistemi di protezione integrale delle lame possono essere basati sulle carterature fisse e mobili che le isolano completamente dal contatto con l’operatore.
Il laser a doppia linea consente di marcare il punto di taglio, indicandone con precisione la larghezza sul pezzo in lavorazione. La precisione è garantita dalla regolazione micrometrica dell'angolo d’inclinazione e dal piano girevole, e ciò consente anche tagli complessi come quelli a doppio smusso. La falsa squadra posizionata nell’apposita sede consente di trasferire in modo semplice, preciso e senza errori, le bisettrici di angoli interni ed esterni senza dover eseguire misurazioni o calcoli.
La migliore salvaguardia dell'operatore si ottiene anche riducendo, dove possibile, la rumorosità attraverso l’adozione di motori a induzione, cuffie, guanti e occhiali di protezione. Un altro importante accorgimento, infine, è quello di dotare le macchine di efficienti convogliatori e attacchi per l'aspirazione delle polveri prodotte durante il taglio o almeno corredarle, di serie, di appositi sacchetti raccogli segatura interfacciabili con tali bocche.
Mercato con andamento variabile
In generale, a parte qualche cauta risposta che parla di “mercato abbastanza maturo con bassi indici di crescita e prodotti sempre più pensati per essere ‘multifunzionali’ e compiere il maggior numero di operazioni possibili”, alla classica domanda sull’andamento del mercato la maggioranza si rivela ottimista. Per quanto riguarda l’immediato futuro, il segmento delle troncatrici sembra seguirà l’andamento positivo del mercato degli elettroutensili. Buone le prospettive anche a livello europeo, dove l’importanza del prodotto italiano è ampiamente riconosciuta, giustificata dalla tipologia di imprese presenti sul territorio nazionale.
Oltre venticinque anni fa, la troncatrice era sinonimo di “macchina per la lavorazione del legno”, ma nel corso del tempo è entrata a far parte del mondo degli elettroutensili. Un cambiamento epocale, si potrebbe dire, che ha mutato anche il tipo di distribuzione del prodotto, precedentemente venduto soprattutto da specialisti di macchine per la lavorazione del legno e poi sempre più presente nelle rivendite di ferramenta, nelle utensilerie, nei colorifici e addirittura nei casalinghi. L’impiego nei campi più disparati, compreso quello hobbistico, ha portato la troncatrice anche sugli scaffali della grande distribuzione specializzata.
Ovviamente tutto ciò ha indotto i grandi produttori di elettroutensili a inserire nella propria gamma anche le troncatrici, facendo spiccare un balzo in avanti al comparto. Il mercato si è quindi ampliato in termini numerici, a favore, soprattutto negli ultimissimi anni, di un prodotto più leggero, facile da usare e da trasportare. Attualmente il mercato è quindi molto attivo, e grazie alle continue novità i clienti possono beneficiare di un progetto di crescita da seguire con entusiasmo.
Oltre a un mercato con andamento evolutivo, per mantenere competitiva un’azienda servono anche strategie commerciali ad hoc, e la migliore è indubbiamente basata su una qualità del prodotto, elevata e globale, magari garantita da una pluriennale esperienza. Il contenuto qualitativo e tecnologico devono andare di pari passo con un eccellente servizio postvendita, e direttamente o tramite i propri centri assistenza, un’azienda deve essere sempre pronta e disponibile per soddisfare le necessità della clientela. Un’altra politica di successo è ovviamente basata sul contatto continuo tra produttore, rivenditore e utilizzatore finale, da perseguire attraverso direct marketing e sell-out.
Norme obbligatorie per prodotti certificati
Vi sono molte normative di riferimento per gli elettroutensili, settore di cui le troncatrici fanno parte, e i produttori più prestigiosi auspicano che siano rispettate, verificate e certificate dagli organismi di controllo. Perché costruire macchine sicure, che rispondano appieno alle normative, è un grosso impegno da parte del produttore, e rispettarle tutti significa giocare alla pari con la concorrenza, anche in termini di prezzo, e offrire un prodotto sicuro all’utilizzatore. Da sempre, dietro i marchi più importanti si celano grossi investimenti in termini di tempo e ricerca, per essere in regola con quanto previsto dalle norme e soddisfare tutti i requisiti di sicurezza. Ma spesso, purtroppo, lo stesso non si può dire di certi prodotti importati in Italia e venduti a prezzi stracciati.
Le normative comunitarie obbligatorie seguite dai costruttori di troncatrici sono molte, soprattutto quelle di carattere generale. Ma quelle specifiche più importanti sono le seguenti: EN 61000, EN 56014, EN 62079. Per i prodotti più piccoli vale la EN 61029 (norma generale applicabile al settore delle macchine trasportabili), mentre per le troncatrici doppie la EN 1870. Poi vi sono le direttive europee, tra cui Macchine 98/37 e compatibilità elettromagnetica (EMC) 89/336. Prima di procedere all’acquisto fate quindi attenzione, avverte Ermanno Cecere di Felisatti, “e verificate sempre, soprattutto con le troncatrici a bassissimo prezzo e d'importazione, che siano assolutamente conformi alle leggi sopra indicate”.
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