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Gruppo Gieffe: intervista a Marco Franzinelli e Andrea Corradini Zini

14 July 2021
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Come anticipato in esclusiva nei giorni scorsi, il Gruppo Gieffe ha un nuovo presidente: Marco Franzinelli succede ad Andrea Corradini Zini, che lascia il timone del gruppo di grossisti di ferramenta con maggiore storicità in Italia dopo quasi 20 anni di presidenza.
La nostra redazione ha realizzato un'intervista doppia a Franzinelli e a Corradini Zini, per scoprire i prossimi obiettivi di Gieffe.

MondoPratico: Per una questione di “anzianità di ruolo” partiamo dal presidente uscente: dopo quasi 20 anni di presidenza, quali sono oggi le tue sensazioni?
Andrea Corradini Zini:
Ricopro questo incarico da così tanto che un po’ mi troverò “spaesato”, ma non ti nascondo anche un pizzico di sollievo. La responsabilità in un gruppo come Gieffe è tanta, ma sono sicuro che non avrei potuto affidare il ruolo a mani migliori di quelle di Marco Franzinelli, che ho personalmente proposto ai colleghi. Lavoriamo fianco a fianco in Gieffe da oltre 30 anni, lo definirei un passaggio di consegne naturale; tra l’altro la rotazione nel ruolo di presidenza tra i soci era già prevista da qualche anno, da quando nel 2017 ci siamo trasformati in società consortile con l’ingresso dei nuovi membri. Per il resto, senza voler in questa sede fare un bilancio, lasciami solo dire che ci sono stati momenti difficili, soprattutto quando un socio usciva (ed era un dispiacere personale, oltre che professionale), ma anche tante soddisfazioni, in particolare il percorso che ci ha portati ad essere oggi una realtà importante nel nostro settore.

MondoPratico: Marco, immagino che da parte tua ci sia l’emozione di iniziare un percorso sulla scia di quanto buono fatto da Andrea in tutti questi anni...
Marco Franzinelli:
Sono onorato di questa investitura e del fatto che la proposta sia arrivata proprio da Andrea e sia stata condivisa da tutti i soci.
E’ sicuramente un incarico di grande responsabilità ma contemporaneamente uno stimolo per portare avanti nuove proposte ed iniziative.
Personalmente condivido con Andrea l’esperienza in Gieffe da più di 30 anni, abbiamo una visione simile dal punto di vista sia imprenditoriale, sia associativo.
Sono contento che Andrea rimanga nel CDA insieme a Carlo Vinciguerra, e che possano quindi darmi una mano ed affiancarmi in questo percorso che ovviamente continuerà sui binari tracciati dalla sua presidenza. Il primo risultato è mantenere ciò che è stato fatto, poi le idee, i progetti e le proposte dei soci sono numerose e stimolanti.

MondoPratico: La tua presidenza coincide dal punto di vista temporale con uno dei momenti storici più difficili e delicati: quanto aiuta, in momenti come questo, essere in un gruppo come Gieffe?
Marco Franzinelli:
Il momento, come hai giustamente sottolineato, è difficile e manca la tranquillità per poter fare dei programmi a lungo termine.
Ma ti confermo anche che il confronto aiuta tanto: è ovvio che far parte di un gruppo non ti aiuta a trovare la merce se è irreperibile, ma ciò che possiamo fare è consultarci, scambiarci informazioni, suggerirci soluzioni a vicenda. Lo scambio di informazioni, che è da sempre il vero motore dello stare insieme, oggi è più che mai fondamentale.

MondoPratico: L’attuale situazione che riguarda l’aumento dei costi delle materie prime e l’irreperibilità di alcuni prodotti condizionerà in qualche modo il vostro parco fornitori?
Marco Franzinelli:
La nostra vocazione è da sempre orientata al prodotto italiano ed europeo, pur non trascurando l’importazione dai mercati Asiatici: anche i nuovi marchi che abbiamo creato e sviluppato comprendono sia merci di importazione sia prodotti nazionali. La scelta di puntare su fornitori primari nasce dalla volontà di essere sempre al passo con l’evoluzione dei prodotti e di offrire quindi sempre il meglio ai nostri clienti negozianti. Il marchio privato è importante ma non è un nostro focus e, a maggior ragione dopo le difficoltà di questo periodo, continuerà a non esserlo.

MondoPratico: In Gieffe, siete prima di tutto colleghi ma anche concorrenti: come possono convivere questi due aspetti all’interno di un gruppo di grossisti?
Andrea Corradini Zini:
È vero, siamo aziende distinte, in alcuni casi anche dirette concorrenti: prevale quindi, come giusto che sia, l’aspetto imprenditoriale, che però non è mai esasperato. Mi sento di poter dire, sulla scorta di tanti anni di esperienza, che in Gieffe i soci sono legati da un’affinità etico-commerciale: non abbiamo naturalmente la pretesa di dire che è il modo migliore di porsi sul mercato, e d’altra parte anche al nostro interno ci sono elementi distintivi tra un socio e l’altro, ma è indubbio che esistono molti tratti che ci accomunano.
Un socio con un differente approccio al mercato stonerebbe nel nostro gruppo, il primo requisito per entrare in Gieffe è proprio la compatibilità con gli altri componenti del gruppo.

MondoPratico: È uno spoiler su nuovi imminenti ingressi in Gieffe?
Marco Franzinelli:
Siamo sempre aperti al confronto, ma al momento non sono in previsione nuovi ingressi. Confermo quanto detto da Andrea: è fondamentale la compatibilità di atteggiamento sul mercato nei confronti di clienti e fornitori. È questa la prima affinità che cerchiamo. È chiaro che esistono anche altri parametri come la competenza territoriale e la specializzazione merceologica, ma il primo requisito resta, senza ombra di dubbio, questa affinità di pensiero e di comportamento, imprescindibile per vivere al meglio l’esperienza di gruppo.