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Import di mascherine non marcate CE: verso lo stop alla deroga
In seguito alla presentazione, lo scorso 28 aprile, dell’analisi “L'impatto del Covid-19 sull’import ed export dei DPI nel 2020”, realizzata dal centro studi di Assosistema Confindustria, alcune istanze hanno sollevato l’attenzione del mondo politico.
I temi rilevanti sui quali le senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes hanno portato l’attenzione del governo riguardano prevalentemente i Dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie che hanno risentito maggiormente del perdurare di una deroga all’import ai prodotti non marcati CE che sta di fatto devastando il mercato dei produttori e distributori italiani ed europei.
“L'Italia - ricorda il Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria Claudio Galbiati - è uno dei pochi paesi rimasti a livello europeo a permettere, dopo un anno di pandemia, l’immissione in commercio di prodotti non marcati CE, di cui più del 90% proviene dalla Cina”.
L’ordine del giorno chiede al governo di impegnarsi nel rimuovere da subito l’ulteriore proroga all’importazione di qualsiasi Dispositivo di protezione individuale che non abbia i requisiti per l’apposizione del marchio CE.
Le Senatrici Fattori e Nugnes, inoltre, richiedono al governo di dare mandato al Comitato Tecnico Scientifico di raccogliere i dati regionali per redigere un rapporto dettagliato dei fabbisogni nazionali di DPI, al fine di strutturare una più performante risposta da parte degli operatori sul territorio italiano.
“Ci attendiamo ora - conclude Galbiati – che, a partire dal DL riaperture in discussione in questi giorni, il Governo si presenti compatto per cancellare la deroga all’import di materiale non marcato CE di dubbia provenienza che, oltre a danneggiare le imprese italiane, mette a rischio la sicurezza degli utilizzatori”.
I temi rilevanti sui quali le senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes hanno portato l’attenzione del governo riguardano prevalentemente i Dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie che hanno risentito maggiormente del perdurare di una deroga all’import ai prodotti non marcati CE che sta di fatto devastando il mercato dei produttori e distributori italiani ed europei.
“L'Italia - ricorda il Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria Claudio Galbiati - è uno dei pochi paesi rimasti a livello europeo a permettere, dopo un anno di pandemia, l’immissione in commercio di prodotti non marcati CE, di cui più del 90% proviene dalla Cina”.
L’ordine del giorno chiede al governo di impegnarsi nel rimuovere da subito l’ulteriore proroga all’importazione di qualsiasi Dispositivo di protezione individuale che non abbia i requisiti per l’apposizione del marchio CE.
Le Senatrici Fattori e Nugnes, inoltre, richiedono al governo di dare mandato al Comitato Tecnico Scientifico di raccogliere i dati regionali per redigere un rapporto dettagliato dei fabbisogni nazionali di DPI, al fine di strutturare una più performante risposta da parte degli operatori sul territorio italiano.
“Ci attendiamo ora - conclude Galbiati – che, a partire dal DL riaperture in discussione in questi giorni, il Governo si presenti compatto per cancellare la deroga all’import di materiale non marcato CE di dubbia provenienza che, oltre a danneggiare le imprese italiane, mette a rischio la sicurezza degli utilizzatori”.
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