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Tutta l’innovazione tecnologica di Brico io

22 May 2025
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In un settore, quello del fai da te, spesso percepito come molto statico e poco incline al cambiamento, Brico io rappresenta un esempio concreto di evoluzione digitale applicata alla distribuzione specializzata.

Negli ultimi mesi, infatti, l'insegna ha saputo distinguersi per le novità tecnologiche applicate in azienda e presso i propri punti vendita: del resto l’innovazione tecnologica sta trasformando il modo di fare retail, con vantaggi tangibili sia per i clienti dei negozi sia per il personale interno.

 

Tecnologia al servizio del cliente

“Per noi la tecnologia deve essere abilitante”, afferma Agostino Russo, Responsabile dei Sistemi Informativi di Brico io “Il cliente che entra in negozio spesso ha un problema specifico da risolvere.
Se in quel momento non trova un addetto disponibile, vogliamo che possa comunque accedere a tutte le informazioni necessarie per scegliere consapevolmente.
In quest’ottica, strumenti digitali come il digital signage, i totem interattivi e le etichette elettroniche svolgono un doppio ruolo: semplificano la fruizione delle informazioni per il cliente e, allo stesso tempo, forniscono dati di servizio agli operatori di negozio.



 

Tooli, il primo agente di intelligenza artificiale in-store

In questo percorso di crescita tecnologica, il fiore all’occhiello per Brico io è rappresentato da Tooliil primo agente di intelligenza artificiale in-store. Questo progetto, sviluppato in collaborazione con Cean e Dinn! per quanto riguarda design e struttura, partner tecnologici come Google Cloud, GO Reply, Jakala, T2O e industriali come Henkel, Rapid, Saratoga, UHU-Bostik, rappresenta una vera e propria rivoluzione dell'esperienza d'acquisto, che va a completare il progetto TTX (Tech Touch eXperience) già presentato qualche mese fa, sempre nel comparto colle e siliconi.
Lanciato in anteprima assoluta ad aprile nel punto vendita di San Giorgio di Piano (BO), Tooli sarà installato in tempi brevi in altri negozi dell’insegna, a partire da quello di Cremona nelle prossime settimane.
 

Il futuro? Sempre più digitale

L’orientamento per il futuro è chiaro: il negozio dovrà rispecchiare le abitudini dei clienti di domani, che saranno sempre più digitali. “Avremo clienti nativi digitali, abituati a usare lo smartphone per tutto” aggiunge Agostino Russo “Noi dobbiamo essere pronti a rispondere con soluzioni tecnologiche coerenti con queste aspettative. Il momento per investire è adesso: chi parte per tempo acquisisce un vantaggio competitivo e duraturo”.


L’innovazione nasce dall’interno

Un supporto fondamentale in questo percorso di crescita arriva da Retail Hub, che accompagna Brico io nel processo di “scouting” tecnologico.
“La nostra è una struttura snella, con un basso turnover. Questo è un punto di forza, ma significa anche che dobbiamo trovare strumenti agili per la formazione e l’operatività quotidiana” prosegue Agostino Russo “Proprio per questo, periodicamente organizziamo giornate formative con partner come Retail Hub. Di recente abbiamo realizzato un boot camp sull’intelligenza artificiale che si è rivelato particolarmente utile perché ci ha permesso di comprendere quali strumenti adottare in modo trasversale o specifico in ambiti come marketing o gestione del personale.
Non abbiamo le risorse per valutare direttamente ogni innovazione: Retail Hub seleziona per noi startup e soluzioni adatte al mondo retail. Ci incontriamo trimestralmente per valutare le proposte e, quando ci sono opportunità interessanti, attiviamo progetti pilota per testarle concretamente”.

 

Il ruolo di Retail Hub

“Oggi operiamo in un contesto in cui le tecnologie presentano barriere d’accesso molto basse. Il vero ostacolo non è tecnico, ma culturale: si tratta di compiere il primo passo” dichiara Alberto Mattiello, Head of Innovation di Retail Hub.
Proprio per facilitare questo avvio, Retail Hub ha strutturato un format formativo basato su boot camp esperienziali. Con oltre cento incontri già realizzati, l’azienda ha accompagnato un numero significativo di imprese, dimostrando che le difficoltà di accesso all’innovazione non sono peculiari solo del comparto ferramenta-bricolage, ma diffuse trasversalmente in molti settori.
“Esistono attività che oggi non ha più senso svolgere come si faceva un tempo” prosegue Alberto Mattiello “L’intelligenza artificiale può gestirle meglio, più velocemente e in modo più efficiente, alleggerendo anche il carico operativo del personale”.
L’obiettivo è dare alle aziende gli strumenti per percorrere i primi passi in autonomia, ma con basi solide. Ogni boot camp si conclude con la definizione di attività progettuali concrete.
“L’intelligenza artificiale non va intesa come un semplice software da imparare, ma come un nuovo approccio al lavoro. Richiede spirito critico, capacità comunicative, nuove modalità decisionali. È una trasformazione culturale, prima ancora che tecnologica” conclude Alberto Mattiello “L’A.I. rappresenta un vantaggio competitivo per i prossimi anni. Capire chi siamo in questo nuovo contesto è fondamentale per non restare fermi mentre il mercato evolve”.