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Il 74% degli italiani pronto a sostenere i negozi nell’era post Covid

21 June 2021
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Il 74% dei consumatori italiani vuole supportare i punti vendita fisici in questo periodo post-Covid; quasi due terzi (64%) ha affermato di aver sentito la mancanza dello shopping in presenza nel centro della propria città nel periodo in cui i negozi sono stati costretti a chiudere i battenti.
Questi i dati emersi nell’ultimo report di Sensormatic, basato su uno studio condotto su oltre 1.000 consumatori italiani.
Mentre in Italia si procede con la revoca graduale delle restrizioni anti COVID-19, dopo aver affrontato periodi di isolamento e contatti limitati, il 64% ha dichiarato di apprezzare di più l'interazione fisica durante gli acquisti nei punti vendita, e oltre i tre quarti degli intervistati (il 76%) ha definito liberatorio fare shopping di persona piuttosto che dietro uno schermo.
 
Inoltre, sulla base dell'indice di affluenza, calcolato annualmente su 40 miliardi di visitatori, i dati di Sensormatic hanno rilevato che in Italia il flusso nei punti vendita ha riscontrato un netto slancio verso la normalità. In particolare, si è calcolato che il 7 maggio, durante la prima settimana di apertura dopo la fine del terzo lockdown, la presenza totale nei negozi di vendita al dettaglio è aumentata quasi del +18.7%.
Tuttavia, la chiara tendenza da parte dei consumatori nel tornare a effettuare acquisti di persona è affiancata da una certa preoccupazione: oltre la metà degli intervistati (53%) si dimostra particolarmente cauta in merito alla sicurezza nei punti vendita.
Il distanziamento sociale rimane la principale preoccupazione: oltre tre quarti degli intervistati (il 76%) teme che gli altri acquirenti non rispettino la distanza imposta, il 67% ha paura di contrarre il virus mentre fa shopping in store e un ulteriore 67% ritiene di poter trasmettere inconsapevolmente il COVID-19 ad altri mentre compie acquisti.
Il 51% dei consumatori afferma inoltre che si sentirebbe più sicuro se continuassero a esserci dei limiti relativamente al numero di persone ammesse in negozio, mentre un ulteriore 42% dichiara si sentirebbe maggiormente al sicuro durante lo shopping con una misura di distanziamento sociale. Secondo il 69%, le mascherine andrebbero indossate all'interno degli ambienti chiusi ancora per molti anni, e il 37% vorrebbe che venisse adottato un sistema di rilevamento che ne accerti l’utilizzo corretto; infine, il 39% vorrebbe che venisse rilevata la temperatura dei clienti all'entrata del punto vendita.
 
Luca Cappellini, Country Leader di Sensormatic Solutions per l'Italia, ha commentato: “Abbiamo già iniziato a veder germogliare la ripresa della vendita al dettaglio, alimentata dalla crescente fiducia dei consumatori, la diffusione del vaccino e la promessa di una maggiore libertà a mano a mano che la società e l'economia iniziano ad aprirsi. C'è chiaramente un'enorme richiesta di poter fare shopping in presenza dopo mesi passati dietro a uno schermo, il che ha risvegliato l'amore di molti per il centro della propria città, dopo la lunga chiusura dello scorso anno, e per i centri commerciali, molti dei quali sono spesso rimasti chiusi nei fine settimana.”
“I retailer potranno beneficiare non solo del supporto costante dei consumatori ma anche dalla ripresa dei viaggi internazionali e dal gradito ritorno dei turisti, che contribuiscono in modo significativo all’economia nel settore della vendita al dettaglio”, ha continuato Cappellini. "I retailer dovranno rivedere l'esperienza offerta nei punti vendita in modo che sia sicura e coinvolgente per incoraggiare la fiducia dei consumatori.